Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato le nuove norme in materia di “baby gang“, dando quindi attuazione a quanto già approvato a marzo in commissione Cultura.
Primo firmatario del provvedimento è stato Alessandro Corbetta. Relatore Floriano Massardi, entrambi in quota Lega.
A essere interessata è la legge regionale 1/2017 che, con le modifiche apportate, si occuperà più nello specifico di bande minorili violente. Introdotte misure sperimentali e azioni di contrasto al disagio giovanile.
Stanziati complessivamente 450mila euro. L’obiettivo dichiarato dalla Regione è di utilizzare queste risorse per prevenire e contrastare il – testualmente – «fenomeno delle baby gang che compiono atti illegali o criminali».
Prevenzione sociale nelle aree con maggior presenza di bande minorili, riqualificazione degli spazi attraverso iniziative urbanistiche e di carattere culturale, educativo, sociale e sportivo.
Prevista, inoltre, l’istituzione di sportelli d’ascolto e aiuto, oltre all’attivazione di un servizio sociale obbligatorio o di lavoro socialmente utile per i minori autori di reati.
Ecco le dichiarazioni di Floriano Massardi, relatore del provvedimento:
«Quello delle baby gang è un problema nazionale, particolarmente diffuso nelle grandi città e periferie del nord Italia.
Va affrontato con determinazione per evitare che dilaghi ulteriormente. Approviamo un testo atteso da anni e che introduce percorsi socio-educativi. Con questa iniziativa vogliamo dare risposte e governare il fenomeno.
Si contrastano le violenze, si gestiscono i reati commessi da minori, nella maggior parte dei casi di origine nordafricana, e si introducono misure per facilitarne la rieducazione con un approccio complessivo che affronta il disagio giovanile e le tematiche della sicurezza urbana».
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