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Ven 18 Apr 2025

“Baby gang”, cambia la legge regionale 2017. Attenzione specifica sulle «bande minorili violente»

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato le nuove norme in materia di “baby gang“, dando quindi attuazione a quanto già approvato a marzo in commissione Cultura.

Primo firmatario del provvedimento è stato Alessandro Corbetta. Relatore Floriano Massardi, entrambi in quota Lega.

A essere interessata è la legge regionale 1/2017 che, con le modifiche apportate, si occuperà più nello specifico di bande minorili violente. Introdotte misure sperimentali e azioni di contrasto al disagio giovanile.

Stanziati complessivamente 450mila euro. L’obiettivo dichiarato dalla Regione è di utilizzare queste risorse per prevenire e contrastare il – testualmente – «fenomeno delle baby gang che compiono atti illegali o criminali».

Prevenzione sociale nelle aree con maggior presenza di bande minorili, riqualificazione degli spazi attraverso iniziative urbanistiche e di carattere culturale, educativo, sociale e sportivo.

Prevista, inoltre, l’istituzione di sportelli d’ascolto e aiuto, oltre all’attivazione di un servizio sociale obbligatorio o di lavoro socialmente utile per i minori autori di reati.

Ecco le dichiarazioni di Floriano Massardi, relatore del provvedimento:

«Quello delle baby gang è un problema nazionale, particolarmente diffuso nelle grandi città e periferie del nord Italia.

Va affrontato con determinazione per evitare che dilaghi ulteriormente. Approviamo un testo atteso da anni e che introduce percorsi socio-educativi. Con questa iniziativa vogliamo dare risposte e governare il fenomeno.

Si contrastano le violenze, si gestiscono i reati commessi da minori, nella maggior parte dei casi di origine nordafricana, e si introducono misure per facilitarne la rieducazione con un approccio complessivo che affronta il disagio giovanile e le tematiche della sicurezza urbana».

© Riproduzione riservata

Marco Curci
Marco Curci
Direttore responsabile
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