Dopo l’ennesimo “no” da parte della Lega alla realizzazione della moschea a Cantù (questo l’articolo di riferimento), è intervenuto sull’argomento Azione Como.
Nello specifico, Antonella Sacchi, membro del direttivo provinciale, sottolinea la necessità di affrontare il tema con serietà istituzionale e rispetto della Costituzione, evitando qualsivoglia tentativo di strumentalizzazione politica:
«Il diritto di culto è garantito nell’articolo 19 della Costituzione italiana e non può diventare terreno di scontro politico.
Assalam non deve essere strumentalizzata da chi cerca consensi, né da chi è favorevole né da chi è contrario alla moschea.
Ci sono molte questioni urgenti da affrontare in città. La sicurezza pubblica è senz’altro una delle principali, ma non è certo collegata alla presenza della moschea — che, va ricordato, finora non è mai esistita a Cantù.
Eppure, da tempo, camminare per strada la sera è diventato insicuro per molti cittadini. È su questo che l’amministrazione deve concentrarsi: più controlli, più presenza, più tutela per tutti».
Insomma, Azione chiede di smettere di sprecare risorse pubbliche in un braccio di ferro già risolto dalla giustizia. Questo è anche quanto ribadito da Alessandro Canova, responsabile u30 del partito, nell’intervento video seguente:
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