Il consiglio comunale di Palazzo Cernezzi di ieri, lunedì 20 giugno, si è aperto con una rivelazione inaspettata: il sindaco Alessandro Rapinese ha spiegato di essere stato denunciato, con tanto di richiesta di risarcimento danni pari a 35mila euro.
Il denunciante? Niente meno che il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi.
Le tensioni tra i due risalgono al lontano 2019, quando Nessi ha posto due firme, a nome della collega Barbara Minghetti, ad altrettante mozioni: queste riguardavano, da un lato, il posizionamento di una pietra d’inciampo di un cittadino comasco deportato a seguito di leggi razziali e, dall’altro, la partecipazione del Comune al bando di Fondazione Cariplo per il restauro di Villa Olmo.
L’allora consigliere Rapinese aveva portato in tribunale la questione (che fu però archiviata), non perdendo l’occasione di definire il consigliere come un “falsario“, termine ripreso anche nel discorso d’apertura di ieri sera.
Nessi ha confermato le parole di Rapinese, aggiungendo che i soldi «non sono per me ma sono destinati a don Giusto Della Valle. Non aggiungo altro perché saranno le carte a parlare».
Queste le parole del sindaco Rapinese all’inizio del consiglio:
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