Torna a far parlare di sé la situazione ex Sant’Anna di Como e delle sue attrezzature pagate con investimenti pubblici ai tempi dell’emergenza Covid-19, ma ormai inutilizzate e abbandonate.
Questo il commento di Carla Gaiani, segretaria provinciale del Pd comasco:
«Parliamo di materiale che non è mai stato utilizzato in Italia poiché arrivato privo delle necessarie certificazioni di sicurezza, con spine elettriche non a norma e senza alcuna attestazione di conformità agli standard europei. Eppure ugualmente pagato: circa 500mila euro di soldi pubblici gettati al vento.
Materiale trasportato nottetempo al vecchio Sant’Anna di via Napoleona a Como e che da allora è rimasto lì, accatastato e abbandonato, destinato al deterioramento.
Con l’impegno di essere trasportato, senza tempi certi, in Ucraina, da cui sarebbe giunta una richiesta per oltre 200 letti, inutilizzabili poiché non soggetti alle norme di conformità europee. Attrezzature e letti acquistati, scaricati e lasciati a marcire da oltre tre anni.
Una vicenda che provoca sconcerto e profonda amarezza. Sconcerto per l’assenza di controlli e responsabilità, per la disinvoltura con la quale vengono sprecati soldi pubblici.
Per non parlare dell’amarezza che suscita l’osservare il paesaggio quasi spettrale di alcune parti del vecchio Sant’Anna, buono solo da magazzino di cose vecchie, lasciato al degrado e ai segni del tempo.
Ma oggi tutto è rimasto in larga parte incompiuto. Come troppe promesse fatte e mai mantenute».
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