A differenza di molti altri comuni italiani, Como sembra ancora in ritardo nell’attivare
strumenti concreti che semplifichino la vita alle persone con disabilità.
Lampante è la mancanza della piattaforma Cude (Contrassegno unico disabili europeo), che consente di parcheggiare in aree riservate in tutta l’Unione Europea senza dover affrontare ogni volta procedure complesse, o l’invio di documentazione per i transiti occasionali.
Con questo sistema, invece, l’intestatario del Cude è in grado di gestire direttamente le targhe associate e circolare nelle Ztl dei comuni aderenti senza ulteriori comunicazioni.
Questo il commento di Davide Gervasoni e Luigi Bottone, esponenti del ramo comasco di Forza Italia:
«Non è la prima volta che emergono difficoltà per le persone con disabilità nel nostro
comune: basti pensare al mancato rispetto delle distanze minime per la sosta di chi si
muove in carrozzina.
A differenza di molti altri comuni italiani, Como sembra ancora in ritardo nell’attivare
strumenti concreti che semplifichino davvero la vita a chi vive già ogni giorno delle sfide
importanti. Un esempio significativo è rappresentato dalla piattaforma Cude.
L’auspicio è che anche la nostra città, che ha tra l’altro un notevole afflusso di turisti
italiani e stranieri e dovrebbe avere un livello di accoglienza adeguato, scelga al più presto
di aderire alla piattaforma Cude, adottando uno strumento concreto, inclusivo e
rispettoso dei diritti di tutti.
Mettersi nei panni di chi vive una disabilità significa anche fare scelte amministrative che
migliorino davvero la vita quotidiana».
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