Si è svolta martedì 15, presso il Centro Civico di Albate, l’assemblea aperta promossa dal coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Como. Si ha avuto l’occasione per discutere dei problemi del quartiere e delle loro soluzioni
A introdurre i lavori è stato il coordinatore cittadino Alessandro Nardone, affiancato dal vice coordinatore Giuseppe Devotella. Il primo ha messo in chiaro l’importanza di creare occasioni concrete di ascolto e dialogo con la cittadinanza.
«La partecipazione popolare è la vera linfa della politica. Fratelli d’Italia crede nella democrazia dal basso, fondata sul confronto costante con chi vive i problemi della città ogni giorno».
Proprio i cittadini erani presenti numerosi e hanno affrontato temi cruciali per il futuro di Como e, in particolare, per la zona di Albate.
Riguardo la sicurezza urbana è stata segnalata la necessità di rafforzare il corpo della Polizia Locale, attualmente sotto organico, ma anche la richiesta di mezzi più adeguati.
A riguardo, è stata proposta la stesura di un piano condiviso con la Prefettura, mirato al contrasto allo spaccio di droga e alla prevenzione tra i giovani.
Diversi cittadini hanno lamentato la situazione critica delle attività commerciali in via Milano alta, penalizzate dalla mancanza di una pianificazione chiara da parte dell’amministrazione comunale.
Molto acceso è stato anche il dibattito sui passaggi a livello di viale Lecco e piazza del Popolo, che causano frequenti ingorghi durante il transito dei treni verso la stazione di Como Lago.
Alcuni partecipanti hanno proposto la chiusura della stazione, con il trasferimento del capolinea a Como Borghi, al fine di migliorare la viabilità e garantire il passaggio dei mezzi di soccorso diretti all’ospedale Valduce.
Per quanto riguarda la mobilità è stata ribadita la necessità di una riorganizzazione generale della viabilità cittadina, che includa parcheggi di interscambio e una maggiore integrazione tra auto private, mezzi pubblici e ferrovie, anche in un’ottica extraurbana.
Per Albate sono emerse due criticità principali: il primo è la mancanza di un collegamento urbano tra via Lorenz e la nuova piazza. Il secondo, invece, riguarda l’inadeguatezza del parcheggio della motorizzazione civile, insufficiente a gestire il flusso quotidiano di utenti.
In chiusura, il coordinatore cittadino Nardone ha ribadito il valore di questi momenti di ascolto, evidenziando come l’attuale amministrazione comunale sembri respingere ogni forma di confronto.
Ha inoltre ricordato l’iniziativa avviata da Fratelli d’Italia Como per la raccolta delle opinioni sul rifacimento dello stadio Sinigaglia.
«Dove l’Amministrazione non arriva, arriva Fratelli d’Italia. Questa è la nostra volontà con iniziative che rappresentano un ponte diretto tra i cittadini e la politica. Continueremo su questa strada, con determinazione e spirito di servizio».
Infine, ha rinnovato l’invito a seguire e contribuire attivamente al blog “Semm Cumasch”: uno spazio libero e aperto a iscritti, simpatizzanti e cittadini, per dare voce a idee, critiche e proposte costruttive.
© Riproduzione riservata