Giovedì 15 maggio, nella sede dello Yacht Club Como, si è svolta un’iniziativa di Fratelli d’Italia legata al futuro dello stadio “Sinigaglia”.
Al centro dell’evento, con introduzione di Stefano Molinari (presidente provinciale di FdI), la presentazione dei risultati (clicca qui per leggerli in pdf) di un sondaggio indetto dalla sezione comasca del partito di centrodestra.
Oltre mille le risposte raccolte. Alessandro Nardone (coordinatore cittadino di FdI) ne ha illustrato in dettaglio i risultati da queste emersi.
L’intero percorso è stato costruito seguendo l’approccio del “design thinking” – lo stadio nel quartiere, il quartiere nella città, la città nel territorio – e supportato da strumenti di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati e delle risposte aperte.

Di seguito, i risultati del sondaggio e relativi dettagli analitici per categoria:
Il profilo dei partecipanti
Il 53% ha un’età compresa tra i 46 e i 65 anni; seguono le fasce 30-45 anni (20%), over 65 (15%) e under 30 (12%). Il 54% risiede a Como città, il 17% nei comuni limitrofi e il restante 29% in altri comuni della provincia: un segnale chiaro che il “Sinigaglia” è percepito come un’infrastruttura strategica non solo per Como, ma per tutto il territorio.
Il legame con il Como 1907
Il 51% si è dichiarato tifoso del calcio Como, il 33% simpatizzante, mentre solo il 6% non ha alcun legame con la squadra. Lo stadio è quindi molto più di un’infrastruttura sportiva: rappresenta un simbolo identitario e collettivo per la città.
Funzioni complementari? Sì, con equilibrio
Il 75% è favorevole all’integrazione di funzioni commerciali e ricettive – come negozi, hotel e ristorazione -, ma con la chiara indicazione che il progetto dovrà essere coerente con il contesto urbano e rispettoso della vivibilità del quartiere. Il 15% si dichiara contrario, mentre il 10% è incerto.
Criticità: viabilità e sostenibilità
Il 40% dei cittadini indica traffico e parcheggi come la principale preoccupazione, il 33% l’impatto ambientale, il 18% la gestione dei flussi nei giorni non di partita. Solo il 9% non ha segnalato particolari criticità. La mobilità, dunque, si conferma come il nodo centrale da risolvere per garantire la sostenibilità del progetto.
Uno stadio vivo tutto l’anno
Il 33% vede il nuovo stadio come volano turistico, il 30% come opportunità per lavoro e indotto, il 18% desidera spazi per famiglie e attività sociali, il 12% propone eventi culturali. Solo il 7% lo immagina riservato esclusivamente al calcio. La cittadinanza chiede un luogo vivo, integrato e multifunzionale.
Richiesta di partecipazione e trasparenza
Il 66% è disponibile a partecipare a momenti di confronto pubblico, il 22% a seguire gli sviluppi pur senza intervenire. Ben l’88% chiede aggiornamenti costanti sul progetto: un dato che riflette la volontà della città di essere protagonista di una trasformazione così importante.

Le priorità operative emerse
Dall’analisi qualitativa delle risposte aperte emergono cinque direttrici condivise:
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Integrazione urbana e architettonica: rispetto per il paesaggio e connessione con il tessuto storico;
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Mobilità sostenibile e parcheggi intelligenti: trasporto pubblico, ciclabilità, accessibilità;
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Sostenibilità ambientale: fotovoltaico, tetti verdi, gestione delle acque, materiali ecocompatibili;
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Polifunzionalità: spazi per cultura, eventi, famiglie, attività associative;
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Accessibilità: prezzi popolari, accessibilità per tutti, funzione sociale dello stadio.

Il commento di Stefano Molinari e Alessandro Nardone:
«La partecipazione al sondaggio e i risultati emersi dimostrano in modo inequivocabile quanto sia alta la richiesta di ascolto, partecipazione e coinvolgimento da parte dei comaschi.
L’Amministrazione comunale, anziché alzare un muro, dovrebbe tenerne conto, anche alla luce di quanto accaduto in altre città, dove l’assenza di un dialogo strutturato con la cittadinanza ha complicato o addirittura pregiudicato la realizzazione di progetti simili.
Abbiamo troppa stima per una proprietà seria e solida come quella del Como 1907 per pensare che non siano consapevoli di questa necessità, e siamo certi che sapranno agire di conseguenza.
Sicuramente stanno seguendo con attenzione il dibattito di queste settimane, e oggi stesso invieremo al presidente Suwarso le slide con l’analisi del sondaggio, affinché possano costituire un ulteriore elemento di valutazione nel percorso progettuale.
È anche per questo che, come Fratelli d’Italia, ci siamo assunti la responsabilità di dare voce alla città, offrendo una fotografia il più possibile rappresentativa del sentimento collettivo.
Un progetto di tale portata si può realizzare solo unendo le forze, coinvolgendo la comunità e costruendo insieme il futuro del nuovo “Sinigaglia”».
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