Il 25 aprile 2025 sarà l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo (1945-2025): per l’occasione, in tutto il territorio provinciale, si terranno eventi aperti ai cittadini per tenere viva la memoria della Resistenza.
Tra queste iniziative si inserisce la mostra, gratuita e aperta a tutti, sul monumento alla Resistenza europea di Como. Dal 24 aprile e fino al 2 giugno, verranno presentati documenti sulla sua progettazione e realizzazione, solitamente conservati presso l’archivio Gianni Colombo di Milano.
L’esposizione valorizza uno dei più importanti monumenti del territorio comasco, che verrà inserito tra le opere riconosciute dall’Unesco, e contribuisce all’affermazione dei valori ideali della memoria e dell’ammonimento.
La prima per quanto riguarda le sofferenze e i tormenti patiti dai partigiani e dai deportati nei campi di concentramento e sterminio; il secondo perché quanto accaduto non succeda nuovamente.
La sezione allestita nello Spazio Natta, a cura di Marco Scotini, direttore scientifico dell’archivio Gianni Colombo, raccoglie molti materiali originali relativi al Monumento, oltre a presentare l’opera praticabile Bariestesia del 1975, assieme ad una serie di modellini in scala dei due progetti proposti da Colombo e alcune grafiche tratte dalle forme del Monumento.
Realizzato nel 1983 presso l’area dei giardini lungo la riva del lago, il Monumento alla Resistenza europea verrà affidato a Gianni Colombo solo nel 1979.
Nello spazio di Confindustria è illustrata la documentazione in ricordo della Resistenza, fino all’inaugurazione del Monumento alla Resistenza europea nel 1983. Ampio risalto sarà dato alla ricostruzione delle attività promosse da Como per l’affermazione dei valori espressi, a partire dai temi della pace e del disarmo dalle armi nucleari.
Sempre nel tema dell’80° anniversario, sabato 10 maggio si svolgerà una conferenza presso la biblioteca di Como sul tema “Europa, europeismo e Resistenza”.
I relatori saranno gli storici della resistenza Mirco Carrattieri e Laura Bordoni. Parteciperà inoltre Alberto Castelli, professore di storia all’Università dell’Insubria. Roberta Cairoli, direttrice dell’istituto di storia contemporanea Perretta, coordinerà la conferenza.
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