Nuovi sviluppi e dettagli nella vicenda dell’assalto al “portavalori”, con inseguimento annesso, verificatosi a Como martedì 6 maggio.
La Polizia di Stato ricostruisce attraverso un comunicato stampa la dinamica dell’accaduto.
Si legge che un commerciante di preziosi sia stato derubato di mille e 400 euro in contanti e di circa 260 grammi di oro, dopo aver lasciato l’auto (quindi non un vero e proprio portavalori, come da prime indiscrezioni) parcheggiata in via Borgovico per svolgere una breve commissione.
I quattro banditi si sono dunque introdotti nell’auto, portando via oro e denaro. Il commerciante se n’è accorto e ha subito allertato il 112, fornendo anche descrizione precisa dei soggetti coinvolti e della loro auto.
Le volanti di Polizia, con un ordine diramato dalla centrale operativa della Questura di Como, si sono unite alle pattuglie della squadra mobile, lanciandosi quindi all’inseguimento dell’auto con a bordo i rapinatori.

Auto che ha proseguito a forte velocità sulla Napoleona per poi imboccare l’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso in direzione Milano. Inseguimento protrattosi per molti chilometri, con alcune manovre azzardate da parte dei banditi che hanno messo a repentaglio la sicurezza delle altre automobili.
La fuga, comunque, è terminata allo svincolo di Saronno, con lo schianto sul guardrail. I quattro componenti della banda sono stati arrestati e condotti in Questura a Como.
Sono tutti cittadini italiani (due di 19 anni, gli altri 21 e 34), ma di origine rom e con dimora in un campo nomadi nel milanese.
La Procura di Busto Arsizio ha disposto il processo per direttissima alle 13 di martedì 7 maggio.
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